"Teste tenute in mano come trofei": l'orrore nei kibbutz
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

“Teste tenute in mano come trofei”: l’orrore nei kibbutz

terrorista

La prima testimonanza diretta dell’orrore vissuto nei kibbutz dopo l’assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Le parole terribili.

La guerra tra Israele e Hamas ha fatto tante vittime, anche innocenti. Terribile la prima testimonianza diretta che arriva in merito all’assalto dello scorso 7 ottobre che ha dato il via alle ostilità dove si parla persino di “teste tenute in mano come trofei”. A parlare è chi era presente nei kibbutz per provare a nascondersi dagli orrori del conflitto.

“Teste tenute in mano come trofei”: la testimonianza

terrorista

Il racconto che è arrivato in queste ore è di una donna che è sopravvissuta all’orrore dell’assalto al festival musicale di Re’im. Le parole della testimone sono le primissime dirette di quanto accaduto nel kibbutz e sono riportate da Haaretz e dal The Jerusalem post.

“Mentre ero nascosta, sono riuscita a vedere un terrorista che stava violentando un’altra donna. Era viva prima, si alzò in piedi, sanguinando dalla schiena. Ma lui le tirava i capelli lunghi e castani”, le parole veramente terribili della testimone.

I media raccontano altri dettagli: “La donna dice di aver visto una ragazza stuprata a turno da uomini in mimetica, l’ultimo le ha sparato alla testa mentre la stava violentando, hanno mutilato il corpo e si lanciavano le parti tagliate via. Alcuni tenevano la testa di un’altra vittima come trofeo”, si legge dai due quotidiani di informazione.

Il recupero dei corpi

Il bilancio di quanto sta accadendo durante il conflitto è davvero terribile e conferma, anche se non ce ne sarebbe bisogno, la testimonianza della donna sopravvissuta.

L’istituto di medicina forense a Tel Aviv ha dato un nome ai resti di 843 civili ammazzati negli attacchi. Altri dettagli fanno riferimento a corpi tenuti dentro ai container refrigerati di campo Shura: si tratterebbe di 150 vittime le cui parti si troverebbe in 400 sacchi per i cadaveri.

Il riconoscimento dei morti è aiutato da una cartella con Dna e calco dei denti dei soldaiti. Notizie, referti e immagini che racchiudono il quadro terribile della guerra che si sta vivendo ormai da oltre un mese.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 9 Novembre 2023 13:03

Denuncia shock in tv: “Stupro collettivo per me e i mie figli”

nl pixel